Segni

18 Mag

Si è conclusa il 18 Maggio 2023, dopo un mese di esposizione, la mostra SEGNI, al Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, l’antico monastero medioevale benedettino. Sono state esposte le opere artistiche promosse dall’Accademia di Belle Arti di Bari, nate nei laboratori di Pittura, Scultura, Decorazione e Grafica d’Arte, le Scuole del Dipartimento Arti Visive dell’Accademia. Attraverso i differenti linguaggi, le opere hanno tracciato segni della storia contemporanea e hanno interagito con lo spazio espositivo, inserite nelle sale del museo come moderni reperti dell’età contemporanea. Numerosa partecipazione dei visitatori per tutta la permanenza dell’esposizione e durante la serata inaugurale del 15 Aprile, tra i vari ospiti erano presenti: il Presidente Pasquale Guaragnella e il Direttore Giancarlo Chielli dell’Accademia di Belle Arti di Bari, l’Assessora alle Culture Ines Pierucci e la responsabile del UOC P.O. Museo Archeologico di Santa Scolastica Roberta Giuliani
Le opere esposte, nelle sale del museo, ben presentate dalla prof.ssa Rosa Anna Pucciarelli della cattedra di illustrazione scientifica dell’accademia di Bari, hanno creato un connubio tra reperti dell’età antica e dell’età presente che hanno condotto i visitatori in un percorso di riflessioni sociali quali: i cambiamenti socio-culturali, le dipendenze, i pericoli, le violenze, le debolezze, le guerre fino alle piaghe legate all’inquinamento. Quest’ultimo tema è stato rappresentato dall’artista Tiziana Sala con il titolo provocatorio “Benvenuti al mare”, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche dei mari e degli oceani, degradati dall’inquinamento da plastica e microplastiche. L’elaborato artistico è stato realizzato con materiale leader dell’ecosostenibilità, un pop up di carta per un linguaggio creativo semplice che, attraverso la piegatura delle pagine retro illuminate a led, danno l’illusione del movimento. L’acqua di mari e oceani sono la fonte di vitale importanza per il nostro pianeta, culla di biodiversità, nutrono e soddisfano il fabbisogno degli esseri viventi e regolano il clima. La plastica, purtroppo nonostante gli sforzi di limitarne l’uso è ancora molto utilizzata per la sua versatilità, ma ben sappiamo che è difficilmente biodegradabile ed il suo eccessivo accumulo nei mari sta compromettendo le biologiche funzioni.
Tonnellate di contenitori in plastica, di varie dimensioni e utilizzi che vengono ritrovati nei mari come quelli che vengono simbolicamente illustrati nel pop up di Tiziana Sala, in cui all’interno sono visibili dei pesci intrappolati senza via di fuga. L’elaborato è stato esposto tra gli antichi contenitori e recipienti del III sec. a.C. in creta, un materiale e design differente da quello creato dalle moderne industrie della plastica. In epoca antica l’artigiano sapeva rendere, il suo manufatto, un pezzo unico e prezioso anche nella sua seriale produttività, composto da elementi semplici e reperibili in natura, un’insieme di minerali ottenuti dalla disgregazione e sedimentazione in ambiente ricco d’acqua di vari tipi di rocce. Un esempio di grande bellezza e singolarità è la ceramica canosina a decorazione policroma, ritrovata nell’ipogeo Varrese durante gli scavi del 1912 esposta all’interno del museo di Santa Scolastica.

Benvenuti al Mare – Pop-up – Acrilico e Led su cartonato 35×53

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